quel giorno che

Una storia di
Valeria Lenzi Bonfiglioli

Un regalo di ceramica per una bimba vivace

Era la fine degli anni Cinquanta. Io ero nella mia prima infanzia e trascorrevo l’estate con mia madre in un paesino delle Alpi dove lei faceva un lavoro stagionale presso una comunità di ipovedenti.  Mentre lavorava, io andavo in passeggiata con il gruppo, seguita dalle accompagnatrici oppure passavo il tempo a giocare nel giardino o nelle sale della musica e della lettura.

Ero molto vivace e ne combinano sempre delle mie, nonostante le raccomandazioni, gli insegnamenti e tutti gli occhi vigili che avevo addosso. D’altra parte ero immersa in un paesaggio meraviglioso, che invitava alle scoperte, al movimento, alla libertà…ero un piccolo animaletto inebriato da tanta bellezza e novità.  

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